Questa carrellata di colori parte dall’arancione, colore che per eccellenza viene associato al beta-carotene. Potrei raccontarvi che è un carotenoide, una molecola che si trova in quantità significativa in frutta e verdura di color arancione come nei meloni, nelle pesche o nelle albicocche, carote, zucca e cachi. Potrei sottolineare che ne sono molto ricche anche le verdure verde scuro come gli spinaci o la bieta. Potrei soffermarmi su quanto questo micronutriente sia fondamentale per la salute della pelle e della vista. Un discorso di questo genere però, non sarebbe molto da me e non vorrei far passare il messaggio che “se vogliamo una bella pelle e una vista perfetta” è sufficiente sfondarci di vegetali arancioni o addirittura iniziare a consumare integratori di beta-carotene. Gli argomenti che ho deciso di affrontare per ogni colore proposto dal bar Ciambellino vorrei che fossero un’occasione per raccontare qualcosa di diverso rispetto a quello che si può trovare su una qualsiasi rivista che leggiamo con leggerezza dal parrucchiere.
Parlando di beta-carotene vorrei raccontarvi di un esperimento che è stato condotto negli anni ’90. In quegli anni, numerosi studi epidemiologici, avevano rilevato una correlazione tra benessere della persona e consumo di frutta e verdura. In modo particolare chi consumava più frutta e verdura aveva un minor rischio di malattie cardio-vascolari e una ridotta incidenza di tumori. Da queste osservazioni si iniziò quindi ad indagare su quale fosse quella molecola fondamentale e straordinaria che portava a tale benessere. Per farlo, vennero condotti degli interventi nutrizionali sulla popolazione, vennero creati vari gruppi e a ognuno venne somministrata una supplementazione di una specifica molecola, tra queste vennero testate in particolar modo le molecole antiossidanti come il beta-carotene.
I risultati di questi studi furono però abbastanza deludenti, in nessun gruppo, anche cambiando tipo di integratore, venne rilevato un potere protettivo rispetto alle malattie. La molecola “magica” non venne mai trovata.
Da questo episodio possiamo tratte un’importante conclusione, le molecole prese singolarmente ed estrapolate dall’alimento, hanno un effetto diverso rispetto a quando sono assunte nella loro forma originale. Tutto ciò che troviamo in un alimento ha un risultato migliore per il nostro organismo rispetto a quando assumiamo una molecola singolarmente, “l’insieme vale di più della somma dei singoli componenti”, come riportano le Linee Guida per una Sana Alimentazione. I benefici di queste molecole, tra le quali il beta-carotene, sono quindi frutto di un’azione sinergica di molteplici componenti e non si realizzano se assumiamo solamente, tramite un’integrazione, quel singolo nutriente.
Ad oggi, nessuno studio ha dimostrato che la somministrazione di un singolo componente tramite integrazione possa dare gli stessi effetti benefici associati alle corrette quantità di frutta e verdura. Quindi, via libera agli alimenti arancioni piuttosto che agli integratori, tenendo però in considerazione che la salute del nostro corpo è il risultato di tantissime piccole scelte, che possono partire anche dal consumo di una porzione in più di verdure colorate, ma che non si possono fermare a questo.